Il premio Carlo Magno a Bergoglio, nel 1950 fu consegnato a Kalergi: coincidenza ???

Un appello all’Europa a ritrovare la sua vocazione “all’apertura e alla solidarietà” verso i cosiddetti “profughi” è quello che lancerà oggi papa Francesco ricevendo in Vaticano il premio Carlo Magno 2016 (Karlspreis), il riconoscimento internazionale conferito annualmente, fin dal 1950, dalla città tedesca di Aquisgrana a personalità con meriti particolari in favore dell’integrazione e dell’unità in Europa. (cioé a chi piu’ ha contribuito alla devastazione del popolo europeo)


Il famigerato premio, nella sua prima edizione, fu assegnato a Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi. Era l’anno 1950.


A consegnare il premio al Pontefice, in una cerimonia alle 12.00 nella Sala Regia del Palazzo Apostolico – saranno il sindaco di Aquisgrana Marcel Philipp e Juergen Linden della Fondazione Carlo Magno, alla presenza al gran completo dei vertici delle istituzioni europee: discorsi saranno tenuti da Martin Schulz, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, presidenti dell’Europarlamento, della Commissione e del Consiglio europeo. Parteciperà anche la cancelliera Angela Merkel, che il Papa prima della cerimonia riceverà in udienza (è la quarta volta che si incontrano in Vaticano) come pure Schulz, Juncker e Tusk.

Il Papa – si legge nella motivazione del premio, che fa esplicito riferimento agli interventi di Bergoglio durante la sua visita a Strasburgo del novembre 2014 – porta un messaggio di speranza all’Europa in un momento di crisi che ha messo in secondo piano “tutte le conquiste del processo di integrazione”.

Bergoglio dice che accetterò il premio dedicandolo “all’Europa” e “alla pace”. E ai suoi discorsi a Strasburgo – in cui denunciò i mali e l‘invecchiamento di “nonna Europa” – si richiamerà con una nuova sollecitazione all’Ue a ritrovare “lo spirito dei fondatori”, con l’accento su un concetto a lui diventato caro, quello di “rifondazione dell’Unione europea”.

“Io ho pensato ai grandi padri – ha affermato nel febbraio scorso durante il volo di ritorno dal Messico -. Ma oggi dove è uno Schuman, un Adenauer, questi grandi che nel dopoguerra hanno fondato l’Unione europea? E mi piace questa idea, oggi, della ‘rifondazione’”.

Il premio fu assegnato nel 1950 a Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi

Tra i premiati nelle ultime edizioni, Martin Schulz (2015), Wolfgang Schaeuble (2012),Donald Tusk (2010), Angela Merkel (2008). Tra gli italiani ci fu, nel 1952, Alcide de Gasperi, Antonio Segni nel 1964, Emilio Colombo nel 1979, Azeglio Ciampi nel 2005 e il fondatore della Comunità di S. Egidio Andrea Riccardi nel 2009.. Nel 2002 il riconoscimento andò all’Euro. Nel 2004, l’anno prima di morire, lo ricevette anche Karol Wojtyla, papa Giovanni Paolo II.

E sul senso dell’intervento di domani del Pontefice è intervenuto oggi anche il suo segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin. “Mi pare che papa Francesco continua a insistere che si costruiscano ponti: allora utilizzando e contrapponendo queste due immagini”, quella della costruzione dei ponti e quella della costruzione dei muri, “possiamo misurare tutta la distanza che c’è tra quest’ultima Europa e quella che papa Francesco sogna”, ha detto Parolin al Senato a un convegno sulla libertà religiosa. “Domani il Papa riceverà il premio Carlo Magno – ha quindi ricordato – e sarà occasione per ricordare all’Europa la sua vocazione umanistica che è una vocazione all’apertura e alla solidarietà”. (con fonte ANSA).

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