Prodotti geneticamente modificati: cibo Frankenstein Soluzione miracolosa per un pianeta affamato?

DI TOMASZ PIERSCIONEK


rt.com

La produzione di organismi geneticamente modificati (OGM) è una questione controversa. Gli OGM devono essere temuti o accettati? Sono la soluzione per la fame ne mondo o la loro creazione può avere conseguenze? La produzione di Organismi geneticamente modificati (OGM) è un argomento che genera molte controversie, con una varietà di individui e gruppi che adottano una linea dura sull’argomento. Avvertimenti di “cibo Frankenstein” e “conflitto con la natura” si scontrano con argomentazioni che gli OGM sono la soluzione per porre fine alla fame nel mondo e che chi si oppone è un moderno Luddista[1] che si sforza in vano di fermare l’inevitabile.

Il coinvolgimento di multinazionali, come Monsanto e Bayer, nella produzione e diffusione di OGM ha allarmato alcuni oppositori che sospettano che la principale motivazione di questa tecnologia sia il profitto, piuttosto che aiutare gli affamati.

Anche se tecnicamente il genere umano è entrato in “conflitto con la natura” per millenni – incroci selettivi dei semi con le caratteristiche desiderate fin dalla prima rivoluzione agricola iniziata più di 10.000 anni fa – gli scienziati hanno scoperto come trasferire i geni tra organismi solo negli anni ’70. L’Humulin, una insulina sintetica e medicinale salva vita per i diabetici, è stato il primo OGM approvato per l’utilizzo negli USA nel 1982. Il primo OGM che ha ottenuto una licenza per il consumo umano – il pomodoro Flavr Savr manipolato per ritardare la maturazione e prolungare la vita sullo scaffale – ha conquistato i negozi nel 1994.

Due anni dopo, Monsanto ha introdotto la prima serie di colture resistenti all’erbicida Roundup (un prodotto brevettato da Monsanto negli anni ’70) che sono noti come varietà “Roundup Ready”. Quando irrorate con questo erbicida, queste colture GM sopravvivono mentre le erbacce intorno muoiono. Monsanto sostiene che ciò porta sia a diminuire l’aratura, facendo risparmiare tempo ed energie agli agricoltori, sia a ridurre il bisogno di irrigazione. Nel 2015, è stato stimato che 440 milioni di acri di terra in 28 paesi sono stati seminati con semi GM. Attualmente, circa tre dozzine di nazioni non permettono la coltivazioni di colture GM, alcuni di questi paesi tuttavia consentono l’importazione di cibo GM prodotto all’estero.

Una eccessiva dipendenza dal piantare colture Roundup Ready e usare l’erbicida associato Roundup di Monsanto ha avuto alcuni effetti negativi. Sono state trovate erbe infestanti resistenti al glifosato, principio attivo del Roundup. Questo ha portato all’uso di quantità significativamente maggiori di erbicida, insieme all’uso di altri erbicidi più tossici. Inoltre, scienziati di spicco stanno dibattendo se lo stesso glifosato causi il cancro, con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che suggerisce che potrebbe, mentre l’Autorità Europea per il Cibo e la Salute di un’altra opinione. Due terzi delle 24 specie di erbe infestanti resistenti al glifosate sono state trovate tra le colture Roundup Ready. Negli anni recenti, son anche stati trovati insetti resistenti a tossine anti parassiti prodotte da mais e cotone GM.

Chi si oppone alle colture OGM è preoccupato che queste possano contaminare le vicine colture non GM e incentivare lo sviluppo di più “super semi” e “super parassiti” negli ecosistemi. La comparsa di “super erbacce” e “super parassiti” in qualche modo ricorda l’evoluzione di “super microbi” resistenti agli antibiotici che si sono sviluppati sull’onda dell’uso eccessivo e imprudente di queste sostanze.

E’ necessario che la produzione di cibo aumenti del 70% entro il 2050 per mantenere in pace una crescente popolazione mondiale che si stima raggiungerà i 9.7 miliardi per la metà del secolo. I Colossi delle biotecnologie che producono OGM dichiarano che i loro prodotti sono la risposta. L’amministratore delegato di Monsanto, Hugh Grant, che si descrive come uno “Scozzese ottimista” afferma:

“C’è un inesorabile aumento della popolazione, del riscaldamento globale, del consumo di acqua e queste tre cose stanno succedendo insieme,”… “Io credo che gli OGM non siano la pallottola d’argento, non siano una panacea, ma sono un’importante parte di questo”.

Un rapporto del 2016 dell’Accademia Nazionale Americana di Scienze, Ingegneria e Medicina, ha analizzato centinaia di pubblicazioni prodotte negli ultimi due decenni per stabilire quali benefici e danni possono risultare dall’uso di colture GM. Ha trovato che “non ci sono prove che le colture GI [Geneticamente Ingegnerizzate] abbiano aumentato il tasso di crescita dei raccolti.” Il rapporto non ha neanche trovato prove di qualche effetto negativo sulla salute umana che può essere associato col consumo di prodotti GM. (Altri studi hanno descritto effetti deleteri sulla salute di animali nutriti con cibo GM). L’OMS concorda e afferma sul suo sito web “i cibi GM attualmente disponibili nel mercato internazionale hanno passato valutazioni di sicurezza e non è probabile che presentino rischi per la salute umana. Inoltre, non si sono verificati effetti sulla salute umana a seguito del consumo di questi cibi dalla popolazione generica in quei paesi in cui il consumo è stato approvato.”

Le enormi some di denaro che le compagnie spendono in campagne di marketing per promuovere i prodotto GM o per fare lobby contro l’introduzione di leggi che impongono l’etichettatura obbligatoria del cibo GM, non sono passate inosservate. L’Environmental Research Group, un’organizzazione no profit americana che cerca di proteggere la salute umana e l’ambiente attraverso ricerca e patrocinio legale, ha riportato che nel 2014 le compagnie americane con un interesse legittimo hanno speso 63.6 milioni di dollari per fare lobby contro l’introduzione di norme che richiedevano che i prodotti GM fossero etichettati come tali. Similmente, poco dopo la creazione di un cibo GM chiamato “Golden Rice”, Monsanto e gli altri colossi delle biotecnologie, secondo quanto si dice hanno speso decine di milioni in una campagna di marketing che promuoveva prodotti alimentari GM, con tanto di slogan dalla carica emotiva come “Le biotecnologie sono uno degli strumenti di domani, nelle nostre mani oggi. Rallentarne l’accettazione è un lusso che il nostro affamato mondo non può permettersi”.

Anche l’industria del cibo biologico continua a crescere e ha un valore di circa 2 miliardi di sterline all’anno nel solo Regno Unito. Negli USA, nel 2015 sono stati venduti prodotti biologici per un valore di 43.3 miliardi di dollari. Può essere che il timore per gli OGM, giustificato o no, stia aiutando a spronare la crescita di un’altra industria.

Sebbene non sia stata ancora mostrata una chiara associazione tra consumo di cibi GM e scarsa salute negli umani, non è neanche stato provato che questi prodotti siano la risposta alla fame nel mondo. La FAO riferisce che ciascun anno un terzo (1.3 miliardi di tonnellate) di tutto i cibo prodotto non viene mai consumato, essendo deliberatamente o accidentalmente smaltito o andato a male prima che sia mangiato.

Lo scrittore inglese, ambientalista e oppositore degli OGM, George Monito, ha commentato: “Il mondo ha un surplus di cibo, ma c’è ancora gente che soffre la fame. Soffrono la fame perché non possono permettersi di acquistarlo. Non possono permettersi di acquistarlo perché le fonti di ricchezza e i mezzi di produzione sono stati accaparrati, e in alcuni casi monopolizzati da proprietari terrieri e aziende. Lo scopo delle industrie di biotecnologie è di accaparrarsi e monopolizzare le fonti di ricchezza e i mezzi di produzione”.

Gli OGM sembrano essere anche associati all’emergere di erbe infestanti resistenti agli erbicidi e insetti resistenti agli OGM. Inoltre, l’erbicida a base di glifosato della Monsanto potrebbe essere cancerogeno, dipende a quale gruppo di esperti lo chiedi.

Sebbene i prodotti GM possano essere una significativa fonte di guadagno per l’industria delle biotecnologie, anche l’industria del cibo biologico sembra beneficiare di un diffuso timore verso OGM e trarre profitto da chi è in grado di permettersi cibo biologico rispetto ad altre varietà.



Tomasz Pierscionek è dottore specializzato in psichiatria. E’stato nel consiglio dell’organizzazione di beneficenza Medact, è editore del London Progressive Journal ed è stato ospite a Sputnik di RT e a Kalima Horra di Al-Mayadeen.

Fonte: www.rt.com/op-edge

Link:  https://www.rt.com/op-edge/ 386122-gmo-monsanto-food- consequences/

25.04.2017


Traduzione di GAIA GALASSI per www.comedonchisciotte.org

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