Un ecovillaggio completamente autosufficiente dal punto di vista energetico ed economico situato nello splendido contesto delle colline marchigiane,
tra mare e montagna. Nasce dall'impresa sociale Montefauno, azienda agricola di prodotti biologici, il progetto dell'ecovillaggio “La Magione”, un esempio concreto di un nuovo modo di abitare e vivere su questo pianeta.
tra mare e montagna. Nasce dall'impresa sociale Montefauno, azienda agricola di prodotti biologici, il progetto dell'ecovillaggio “La Magione”, un esempio concreto di un nuovo modo di abitare e vivere su questo pianeta.
L’impresa sociale Monte Fauno è un’azienda agricola marchigiana che produce prodotti biologici certificati, “con l’intento di racchiudere in un vasetto” – si legge sul sito – tutti gli odori e i sapori della migliore cucina italiana”. Nata su iniziativa di Luigi Quarato, la Montefauno è il primo passo per un progetto molto più ampio che sta poco a poco prendendo vita, quello di costruire l’ecovillaggio “La Magione” nel Maceratese, presso il comune di Montefano.
“Per arrivare alla fase esecutiva di un ecovillaggio in linea con la nostra filosofia abbiamo seguito un percorso diverso dal solito”, spiega Luigi, “e prima di trovare il gruppo con cui condividere questa esperienza abbiamo voluto verificare la fattibilità del progetto”.
“La Magione” sarà un ecovillaggio completamente autosufficiente economicamente, vi si stabiliranno 40 famiglie e in ciascuna di esse uno dei membri potrà lavorare a una delle diverse attività che nasceranno.
L’azienda agricola Montefauno farà parte dell’ecovillaggio e oltre alla consueta produzione di ortaggi (prevalentemente), è prevista la costruzione di un piccolo capannone per la trasformazione dei prodotti.
Sorgeranno poi un’azienda per la lavorazione di piante officinali per l’estrazione di oli essenziali e pigmenti naturali, una struttura turistica dotata di sette camere e una cooperativa sociale per le attività di assistenza e formazione professionale (bioedilizia, agricoltura, gestione dei fondi comunitari ecc…).
Le unità abitative, circa 40, saranno tutteautocostruite in paglia e terra cruda e verrà garantita una qualità eccellente, anche grazie alla convenzione instaurata con l’Università Politecnica delle Marche di Ancona, per cui ogni abitazione sarà ecocompatibile, ecosostenibile e autosufficiente.
L’ecovillaggio che verrà (l’inizio dei lavori è previsto per la primavera 2018 e avranno durata di circa un anno), vuole rivedere nel complesso il modo di vivere odierno fornendo un’alternativa concreta e diventando esempio di sostenibilità dal punto di vista abitativo e alimentare, per la creazione di posti di lavoro etici e integrati nel contesto socio-economico locale, per le attività socio-culturali e – infine – per un nuovo modo di abitare e costruire.
Questa è l'Italia rivoluzionaria che cambia!
Quella vera, autentica, che passa dalla parole ai fatti, non violenta, ma ansiosa di evadere pacificamente dallo squallido sistema attuale.
E come fa?
Costruendo un ecovillaggio, dove i suoi nuovi abitanti possano convivere e collaborare assieme per rendersi autosufficienti economicamente e mentalmente più felici.
Le case si autocostruiscono, e questo significa lavorare tra vicini, amici, parenti o estranei, e attività come queste possono solo giovare allo spirito mortificato dell'uomo moderno che non conosce più i piaceri dell'aiuto reciproco.
Lo scopo degli ecovillaggi infatti non è quello degli affari sporchi, della cementificazione selvaggia, dell'inquinamento industriale e della vita artificiale vissuta tra solitudine ed esaurimenti nervosi, bensì quello di unire nuovamente le persone, di rallentare i ritmi di vita, di tornare ad amare e rispettare la Madre Terra e i propri simili,
2 commenti:
Ma questa foto è in Romania
Ahahahahhahahahahahahahah si aspetta che i porci sfruttatori vw lofanno fare
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