Clint Eastwood non cessa mai di sorprendere. Questo repubblicano sui generis, idolo dei conservatori americani ma spesso eterodosso su molti aspetti dell’ideologia della destra statunitense, ha ultimamente espresso diverse critiche alla politica estera di Washington.
Parlando da Monaco, l’attore e regista americano ha dichiarato: “Noi vogliamo continuamenteformare altre culture alla democrazia nonostante il fatto che esse abbiano una mentalità del tutto differente dalla nostra. Forse certe culture hanno bisogno di un dittatore affinché il loro sistema funzioni”.
Per Eastwood, “i problemi si presentano quando a un certo punto i dittatori non pensano ad altro che ai loro interessi a detrimento di quelli del popolo. Gli Usa hanno deposto Saddam Hussein, ma in fin dei conti ne è arrivato un altro al potere, ugualmente terribile se non peggio”.
Secondo il regista di American Sniper, “la stessa cosa è successa in Libia. Noi pensavamo di essere i salvatori, ma ora quel paese va davvero meglio? Alla fine vi regnano il caos e la guerra e le milizie islamiste mantengono il terrore.Gheddafi era un tiranno, certamente. Ma almeno la gente viveva in pace sotto il suo regime. Ora la regione è ancora più instabile”.
Tratto da: Zepping2015
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