Il presidente russo Vladimir Putin afferma che il Nuovo Ordine Mondiale ha “corrotto” gli “ideali di Internet”. Lo ha trasformato in una “prigione globale” con “gli occhi per vigilare su tutto“.
Putin ha rilasciato questa dichiarazione annunciando che la Russia sta lanciando un nuovo “Internet indipendente” che sarà libero dalle catene del Nuovo Ordine Mondiale. Facebook, dopo il lancio del nuovo algoritmo che blocca tutte le condivisione di news, articoli, notizie alternative etc.. i milioni di iscritti si stanno guardando intorno per trovare una valida alternativa.
Facebook con questo algoritmo, che blocca tutte le news e le condivisioni sui gruppi, non è più uno strumento di LIBERTA’ ma ora costringe gli stessi utenti ad acquistare banner pubblicitari pagando somme elevate per condividere le notizie. Un vero e proprio ABUSO e RICATTO da parte del social corrotto e sul libro paga del Nuovo Ordine Mondiale degli Illuminati.
Ora Putin denuncia questa situazione dichiarando: “Quello che una volta era uno strumento di libertà per l’individuo, diventa lentamente uno strumento di oppressione e in sostanza, una forma molto moderna di schiavitù”.
Putin e il Consiglio di sicurezza stanno sviluppando inizialmente la nuova Internet per le nazioni BRICS. Sarà totalmente indipendente dalle corporazioni dell’élite globale e dei governi e continuerà a lavorare in caso di tagli. La nuova iniziativa è stata presentata alla riunione di ottobre del Consiglio di sicurezza. Putin ha stabilito il 1 agosto 2018 come scadenza.
Durante la discussione della questione, i membri del consiglio hanno sottolineato:
“La maggiore capacità delle nazioni occidentali di svolgere operazioni offensive nello spazio dell’informazione, così come la maggiore volontà di esercitare queste capacità rappresentano una seria minaccia per la sicurezza della Russia”. Hanno deciso che il problema doveva essere risolto creando un sistema di backup separato per i server dei nomi di dominio (DNS), che non è soggetto al controllo delle organizzazioni internazionali.
Questo sistema verrebbe utilizzato dai paesi del blocco BRICS, “Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica”.
La questione dell’eccessiva dipendenza dal DNS globale è già stata affrontata dalla Russia. Nel 2014 il Ministero delle comunicazioni russo ha svolto un importante esercizio in cui simulava la “disconnessione” dei servizi Internet globali, utilizzando un sistema di backup russo per supportare con successo le operazioni Web all’interno del paese.
Tuttavia, quando i giornalisti hanno chiesto al segretario della stampa di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, se le autorità del paese avessero preso in considerazione la possibilità di disconnettersi dall’Internet globale nel 2014, Peskov l’ha respinto.
Peskov ha detto all’agenzia di stampa Interfax: “La disconnessione della Russia da Internet globale è, ovviamente, fuori questione.” Tuttavia, il funzionario ha anche sottolineato che “recentemente, una parte considerevole dell’imprevedibilità è presente nelle azioni dei nostri partner sia negli Stati Uniti che nell’Unione Europea. Come nell’UE e in Russia, dobbiamo essere pronti per ogni svolta degli eventi.
A cura della Redazione Segnidalcielo
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