Nella sola Italia ne scompaiono circa 2000, di cui poco meno delle metà non verranno mai ritrovati.A questo numero occorre aggiungere i bambini figli di extracomunitari non registrati ufficialmente, e quelli che vengono comprati già da prima della nascita (si paga una coppia in difficoltà affinché faccia nascere un bambino e lo consegni all’organizzazione che lo richiede; è il modo più sicuro; non lascia alcuna traccia del delitto commesso e il bimbo scompare nel nulla e mai comparirà neanche nelle statistiche).
Che fine fanno questi bambini?
Molti finiscono nel traffico di organi.
Alcuni vengono utilizzati per i giochi di morte che abbiamo letto nell’articolo sotto (http://paolofranceschetti.com/?p=681).
Altri per snuff movies, o per forgiare una sorta di super soldati agli ordini dei militari.
Più spesso vengono utilizzati per tutti e tre questi fini.Queste reti pedofile sono organizzate a livello internazionale e coperte da capi di stato, politici, nonché vertici della polizia, dei carabinieri e dalle istituzioni dell’ONU preposte in teoria alla salvaguardia dei bambini.
Molte delle organizzazioni antipedofilia e dei centri che accolgono i bambini abbandonati, poi, non sono altro che trappole ben congegnate per accalappiare i malcapitati che cercano aiuto.
Le prove di quello che diciamo?
Prove ce ne sono a bizzeffe. Ma il quadro va ricostruito come un immenso puzzle, potendo offrire alcuni pezzi di esso, spettando al lettore ricomporre ad unità il quadro.
Cominciamo dal caso Dutroux.
I particolari di questo caso sono raccontati in un libro edito da Stampa alternativa che si intitola “Tutti manipolati”. Il libro è scritto da un gendarme belga, Marc Toussaint (la gendarmeria è il corpo che in Belgio corrisponde al nostro comando dei carabinieri), che aveva partecipato alle indagini ma che ne fu estromesso perché “troppo ligio al dovere”; tentarono anche di farlo fuori provocandogli un incidente in moto.
Il libro, documentato e basato sugli atti dell’inchiesta, racconta di come nel caso Dutroux furono coinvolti cardinali, ministri, e addirittura il Re del Belgio.
Nel 1996 scomparve una bambina belga, Laetitia. Le indagini individuarono il rapitore in un certo Marc Dutroux.
Le indagini successive appurarono che il pedofilo aveva ucciso almeno sei bambine, ma ci vollero otto anni prima di andare al processo.
Nel frattempo, prima del processo, due bambine erano rinchiuse in casa Dutroux, ma i depistaggi della gendarmeria e della magistratura fecero sì che le bambine non venissero trovate durante le perquisizioni, e quando furono trovate erano già morte.
L’inchiesta portò ad individuare come mandanti personaggi di altissimo livello, che arrivavano fino al coinvolgimento personale del Re del Belgio.
L’organizzazione era dedita a snuff movies e attività identiche a quelle descritte nell’esposto pubblicato da noi pochi giorni fa, compreso il gioco del gatto e del topo, che a quanto pare è una costante di queste organizzazioni.
Ma giornalisti e inquirenti che seguivano la cosa morirono (incidenti e suicidi, ovviamente).
E tutto venne messo a tacere dalla magistratura e dalla gendermeria.
In America un ex agente segreto ha salvato dagli abusi e dal controllo mentale una delle vittime di queste organizzazioni, Cathy O’Brien. Dopo essere sfuggiti più volte alla morte e a difficoltà varie, sono riusciti a scrivere due libri: Accesso negato alla verità (edizioni Macro) e Trance-formation of America.
In quest’ultimo si narra di come l’organizzazione che abusava la donna facesse capo addirittura al presidente degli Stati Uniti Bush.
Si narra dei legami di Bush e Clinton con i signori della droga.
Si narra dei legami con le organizzazioni pedofile e con quelle sataniche.
In particolare si evidenziano i legami di Bush e Clinton con l’organizzazione chiamata il Tempio di Seth. Il Tempio di Seth è la più potente organizzazione satanica ramificata a livello internazionale, e fondata dal Michael Aquino, un ex ufficiale dell’esercito statunitense molto amico di Bush.
Stupri, omicidi, pedofilia, droga, satanismo… tutto narrato nero su bianco con nomi e cognomi.
E’ di pochi anni fa la notizia che in Ciad vennero arrestate per pedofilia e commercio di esseri umani alcune persone – appartenenenti ad un’organizzazione dal nome L’arca di Zoe – che stavano portando in Francia 103 bambini. Che fine dovessero fare questi bambini non si sa.
Ma il presidente Sarkozy è andato personalmente in Francia a trattare la liberazione degli arrestati e riportarli in patria.
Inizialmente gli arrestati avevano dichiarato che i bambini erano orfani provenienti dal Darfur. Poi si è scoperto che erano figli di famiglie del Ciad, e i genitori erano ancora viventi.
Da notare che l’organizzazione L’arca di Zoe era sotto inchiesta anche in Francia, sospettata di trafficare in bambini per scopi tutt’altro che leciti.
In Italia inchieste così eclatanti non sono neanche iniziate.
Anzi, diciamola meglio. Quelle iniziate non sono state divulgate.
Nel 2006 venne arrestato un avvocato romano, Alberto Gallo, per pedofilia. I giornali riporteranno la notizia come se si trattasse di un pedofilo isolato, ma in realtà faceva parte di un’organizzazione internazionale, la stessa che fa capo a Dutroux.
http://www.ilgiornale.it/interni/arrestato_avvocato_pedofilo_organizzava_vacanze_bimbi/05-10-2006/articolo-id=123768-page=0-comments=1#Scene_1
Il commissario Giuttari, nel suo libro “La Loggia degli Innocenti”, descrive un’organizzazione pedofila che fa capo al procuratore di Firenze, a cui dà il nome di Alberto Gallo.
In altre parole Giuttari lega chiaramente l’ex procuratore di Firenze Piero Luigi Vigna alla rete pedofila che era sotto inchiesta in quel periodo.
Il nome della Loggia fa anche chiaramente un collegamento all’Ospedale degli Innocenti, storico palazzo fiorentino dove da secoli è ospitato un centro che tutela i minori abbandonati.
A questi pezzi del puzzle potremmo aggiungerne altri, più piccoli. Ma questi frammenti che ho riportato ora sono già sufficientemente grandi per poter avere un’idea del quadro complessivo.
Un quadro in cui è possibile individuare una rete internazionale, con al vertice Capi di Stato, Presidenti, Reali, Ministri, Cardinali e prelati, ben protetta da militari, magistratura e forze dell’ordine.
E ben protetti da una letteratura scientifica e da esperti che continuano a negare il fenomeno del satanismo e delle reti internazionali, in quanto sono i massimi garanti del sistema in cui viviamo. Molti di essi sono addirittura a capo di organizzazioni pedofile e/o sataniche, ma poi compaiono come esperti in programmi TV o su riviste specializzate, negando il fenomeno e partecipando ad associazioni Onlus per “combattere” la pedoflia, che spesso hanno anche riconoscimenti e visite del Presidente Napolitano, o altri personaggi istituzionali.
Mi ricorderò sempre tanti anni fa quando parlai col figlio di un boss della ’ndrangheta. Mi disse: “Da noi c’è più legalità e giustizia. In Calabria e in Sicilia i bambini non si toccano; al nord da voi sì”.
All’epoca mi parve una follia.
Oggi capisco quello che intendeva dire.
Il motivo di tanta segretezza relativamente a queste vicende è chiaro.
La gente è assuefatta a sapere che un Presidente del Consiglio (che sia il nostro o sia quello americano) ha contatti organici con la mafia.
Siamo disposti ad accettare che si scatenino guerre da milioni di morti in Iraq, Afghanistan, in Africa. In fondo, quelli sono negri. Che ce ne importa a noi? Basta che non ci tolgano la partita di calcio domenicale.
Ma probabilmente se si venisse a sapere la verità sui bambini scomparsi, nessuno potrebbe reggere ad un simile shock. E allora sì, forse qualcuno comincerebbe a capire che il mondo in cui viviamo non funziona esattamente come i giornali e i mass media in genere ce lo descrivono.
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