Allarme antenne 5G in tutto il basso Piave «Muoiono gli uccelli»

Proteste degli ambientalisti per l’installazione degli impianti La questione sarà discussa dalla Conferenza dei sindaci



Rete 5G, nuovo incubo per l’inquinamento elettromagnetico nel basso Piave. I residenti già lamentano il via vai di operai sui tetti, anche nella zona dietro il municipio. E gli animalisti segnalano addirittura misteriose morti di volatili trovati sulle strade.


La conferenza dei sindaci del Veneto orientale è stata già interessata e si annunciano provvedimenti da parte della presidente, la sindaca di Musile, Silvia Susanna, per coordinare i vari Comuni nella emanazione di atti per la tutela delle comunità.

Andrea Marin, referente della Leidaa, Lega italiana difesa ambiente e animali, ha rilevato i casi sospetti in tutto il territorio. “

«Lanciamo un appello affinché si provveda prima dell’installazione delle antenne della rete di nuova generazione 5G», dice, «alla verifica della tecnologia, come stanno già facendo molti Comuni in Italia contrari alla loro installazione, a tutela della salute dei propri cittadini e non solo. Ci giungono notizie allarmanti dai paesi, dove sono già state installate queste antenne, che sembrano la causa della morte di uccelli e di alberi. E in molti casi c’è stato il taglio di alberi perché di ostacolo alle microonde. Ci risulta che le sperimentazioni di questa nuova tecnologia di connessione mobile sono già in corso, ma crescono anche i timori sui rischi che potrebbe comportare per la salute pubblica. Non essendoci studi e ricerche scientifiche che chiariscano in maniera definitiva quali siano gli effetti di questo sistema, è giusto essere prudenti e assumere ogni cautela volta a ridurre i pericoli, a tutela della salute pubblica e dell’ecosistema».

«Gli impianti 5G», conclude Marin, «si basano su una tecnologia di mini-antenne a microonde millimetriche installate a poche decine di metri l’una dall’altra in prossimità di abitazioni e luoghi di passaggio, le antenne vengono posizionate in gran parte su lampioni e tombini. Questa tecnologia ha una frequenza più elevata delle precedenti versioni, per questo vi è la necessità di più ripetitori per garantire un servizio ottimale». Ora la presidente della Conferenza dei sindaci Susanna ha messo all’ordine del giorno il delicato tema in vista della prossima assemblea. —

10 commenti:

  1. In America le bruciano il che significa che se nel basso piave muoiono gli uccelli, più che gli uomini saranno le donne a doversene lamentare...

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  2. Mi auguro che le locali Procure della Repubblica, aprano ,senza indugi, dei fascicoli.

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  3. Mi risulta che alcuni Comuni abbiano bloccato le istallazioni PRIMA del loro inizio. La sperimentazione e i controlli non mi risulta siano stati fatti PRIMA . A istallazioni avvenute, a ripetitori accesi, sentire "controlliamo" o "parliamone" non suona benissimo....

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  4. Non vogliamo il 5G la vita è preziosa . Vergogna

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  5. Quando succedono cose strane, di volta in volta si incolpa quello che va di moda al momento. L'unico studio che ha sollevato dubbi sul 5G (quello dell'istituto Ragozzini, che tra l'altro è una Cooperativa Sociale) è stato fatto usando quantità di energia di 10 volte superiori ai limiti concessi, un campione molto piccolo e metodi statistici contestati dai colleghi di questi ricercatori. Tutti gli altri studi, in tutte le università, pubbliche e private, in tutto il mondo, hanno escluso la pericolosità.

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    1. Signor anonimo si faccia una base di elementi di fisica relativi alle microonde prima di iniziare a parlare

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  6. C'è una direttiva EUropea che prevede la valutazione dei rischi ambientali per autorizzare L'avvio di nuovi progetti e tecnologie, ma da chi sono stati valutati e autorizzati?

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  7. Dicevate la stessa cosa del 4G...

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  8. Dicevano anche che l'amianto non era pericoloso...e poi? Criminali come sempre...

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  9. Poi trattano i novax come persone che non pensano agli altri...e questi come li dovremmo definire.....?

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