Lo scrivono anche i giornali! La popolazione mondiale destinata a ridursi entro il 2100.

 

07/12/2020 - Per la prima volta dalla pandemia di peste nera, che nel Medio Evo causò un drastico calo demografico, la popolazione umana è destinata a ridursi significativamente entro la fine del secolo.

Subirà un’impennata fino al 2064, quando raggiungeremo i 9,7 miliardi di individui, e poi crollerà a 8,8 miliardi entro il 2100. In Italia e in altri Paesi la popolazione si ridurrà di oltre il 50 percento, a causa del tasso di natalità bassissimo.

Entro il 2100 la popolazione mondiale umana andrà incontro a uno storico calo, dopo un'impennata che la porterà a circa 9,7 miliardi di individui nel 2064 (attualmente si attesta a 7,8 miliardi di persone). Si prevede infatti che dopo aver toccato il picco, atteso fra 44 anni, il numero di esseri umani si ridurrà a 8,8 miliardi. L'ultima volta che fu registrata una decrescita demografica globale è accaduto durante il XIV secolo, nel Medioevo, a causa della diffusione della “peste nera”, una pandemia di Yersinia pestis che si stima uccise decine di milioni di persone, tra le quali un terzo di tutta la popolazione europea.

A determinare il crollo demografico, che avrà un impatto significativo sugli scenari geopolitici mondiali, è stato un team di ricerca dell'Università di Washington coordinato dai professori Stein Emil Vollset e Christopher J L Murray, docenti presso l'Institute for Health Metrics and Evaluation della Facoltà di Medicina dell'ateneo di Seattle. Gli scienziati sono giunti alle loro conclusioni dopo aver messo a punto un modello matematico in grado di stimare l'impatto di fattori come mortalità, declino della fertilità, migrazioni e cambiamenti climatici sulla popolazione globale umana dei prossimi otto decenni. Come base hanno utilizzato i preziosi dati del Global Burden of Disease Study del 2017, che viene definito dall'autorevole rivista scientifica The Lancet “lo studio epidemiologico di osservazione più completo al mondo condotto fino a oggi”.

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