In queste ore, infatti, attraverso l’app di messaggistica social sono sorti diversi gruppi finalizzati a mettere in contatto le persone per creare una reta parallela di trasporto, senza fine di lucro, in risposta alle nuove restrizioni del governo: su tutti il gruppo denominato ‘Trasporti solidali’, chat che per ogni città ha la sua versione dedicata e che sta raccogliendo migliaia di adesioni in tutto il paese
Sono soprattutto i giovani studenti, o i loro genitori, a chiedere e ricercare passaggi, possibilmente fissi e giornalieri, per evitare di dover ricorrere al trasporto pubblico previa vaccinazione o tamponatura. Per i ragazzi non vaccinati, infatti, andare a scuola con i mezzi pubblici potrebbe voler dire dover spendere circa 180 euro di test al mese, oltre al prezzo di biglietti e abbonamenti. E sul fronte abbonamenti sempre più frequente sulle chat contro il green pass sono gli appelli alle “contro-misure” di massa, come la disdetta delle sottoscrizioni con relativa richiesta di rimborso.
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