18/05/2022 - L’Unione Europea, rifiutando le risorse energetiche russe, sta commettendo una sorta di autodafé economico: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un incontro sulla situazione nel settore petrolifero.
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“Oggi vediamo che per ragioni assolutamente politiche, a causa delle proprie ambizioni e sotto la pressione del signore americano, i Paesi europei stanno imponendo sempre più nuove sanzioni sui mercati del petrolio e del gas. Le sanzioni hanno portato al fatto che il prezzo del petrolio sui mercati aumenta fortissimamente e i prezzi dei prodotti petroliferi crescono ad un ritmo vertiginoso. Cercano di dare la colpa a noi per questa inflazione energetica, tutto è colpa della Russia. Ma l’Occidente sta cercando di coprire i suoi errori sistematici”. Ha detto il leader del Cremlino.
Suicidio energetico ed economico
Secondo il presidente russo, “molti Paesi europei non potranno rinunciare per molto tempo alle materie prime russe” ma creano “danni alle loro popolazioni” ignorando le leggi economiche. L’Europa, perdurando embargo su gas e petrolio, diventerà la regione con i prezzi delle risorse energetiche più alte del mondo.
“Il rifiuto delle risorse energetiche russe significa che l’Europa sistematicamente, a lungo termine, diventerà la regione con il più alto costo per le risorse energetiche al mondo”, ha detto, “e questo, secondo alcuni esperti, può minare irreversibilmente la competitività di una parte significativa dell’industria europea”. www.rainews.it
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