12/11/2022 - Una notizia apparsa sul sito del giornale britannico Express, rilancia alla ribalta delle cronache un problema già segnalato in Italia, ma che nel nostro Paese non ha avuto analoga visibilità mediatica: quello dei “nuovi” contatori elettronici della corrente elettrica installati nei nostri immobili.
Nel Regno Unito, infatti, qualcuno parla già di scandalo e arriva a quantificare in 3,9 milioni le famiglie britanniche potenzialmente frodate dai misuratori di energia elettrica di nuova generazione.
In particolare, sulla base delle indagini di alcuni esperti ingegneri, sarebbero state verificate alcune anomalie riguardanti le misurazioni relative alle diverse fasce orarie.
È noto, infatti, che da quando sono stati introdotti i nuovi tipi di contatori con display digitale, in Inghilterra come in Italia è possibile usufruire di diversi tipi di tariffe a seconda, per l’appunto, dell’orario in cui viene erogata la corrente. E nella non corretta individuazione dell’orario sarebbe stato scoperto dagli esperti l’inghippo: l’orologio del contatore continuava ripetutamente e finché non era stato scoperto il difetto, ad indicare che ci si trovava nella fascia di orario più “cara” nonostante ci si trovasse nel periodo della giornata più “favorevole” previsto dalla tariffa duale stabilita contrattualmente.
La “scoperta” in questione apre, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ulteriori scenari anche nel Nostro Paese, giacché, come ricordavamo dal 2001 al 2006 e sino ai giorni nostri, Enel, che detiene ancora la proprietà della rete ha continuato ad installare oltre 32 milioni di nuovi contatori elettronici nelle case e negli immobili in genere degli italiani e molti dei nostri connazionali hanno anche scelto la possibilità di usufruire di tariffe diversificate a seconda delle ore del giorno.
Sugli stessi apparecchi, peraltro, da anni si ribadisce la scarsa trasparenza con potenziali e a dir poco probabili ricadute sui consumatori italiani.
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