La pubblicazione della Nanodiagnostics di Modena, a firma dei Dott.ri Antonietta Gatti e Stefano Montanari, sulle particelle inquinanti presenti nei vaccini ha suscitato una marea montante di polemiche. Della peggior specie, però. Nessun intervento delle autorità sanitarie competenti, un fiume di insulti al veleno, clima da guerriglia sul web, minacce nemmeno tanto anonime ai due scienziati e, ancor peggio, un elenco di voltagabbana.
A seguito di questo clima esecrabile, il Dott. Montanari ha annunciato dal suo blog “che smetteranno di occuparsi di vaccini”.
Tuttavia, altri soggetti europei avevano già iniziato a volerci vedere chiaro nella miscela iniettabile dei farmaci-vaccini. E così è stato nel 2016 per una società no-profit di Herrenberg, nelle vicinanze di Stoccarda, denominata AGBUG e.V., attiva prevalentemente a tutela delle comunità lavorative e dei diritti civili, che ha donato un’ingente somma di denaro per effettuare uno studio sugli elementi contenuti nei vaccini attuali.
In origine, si intendeva indagare i vaccini per il loro contenuto di mercurio. L’associazione ha poi però chiesto di estendere le indagini a tutti gli elementi ricercabili.
A questo scopo sono state inviate 16 differenti fiale di vaccini al laboratorio clinico ed ambientale Micro Trace Minerals, con sede in Germania, fondato nel 1975, che opera nel campo dell’analisi dei minerali e dei metalli tossici.
Questo laboratorio conduce analisi su campioni animali oltre che ambientali, quali acqua e terreno, ed analizza la concentrazione dei metalli in un gran numero di campioni di diversa natura tematica, tra cui prodotti cosmetici, farmaci, sostanze nutritive, alimenti e persino tessuti biologici.
I 16 vaccini analizzati sono:
Afluria 2015/16 [vaccino antinfluenzale] ,
Bexsero [vaccino antimeningococco sierogruppo B soggetto a monitoraggio addizionale] ,
Cervarix [vaccino bivalente antipapillomavirus umano],
Gardasil [vaccino quadrivalene antipapillomavirus umano],
Gardasil 9 [vaccino 9-valente antipapillomavirus umano] ,
Hexyon [nuovo vaccino esavalente soggetto a monitoraggio addizionale] ,
Influvac 2016/2017 [vaccino antinfluenzale] ,
Menjugate [vaccino antimeningococco sierogruppo C] ,
Menveo [vaccino antimeningococco coniugato sierogruppo A, C, W135 e Y+
Neis-Vac C [vaccino antimeningococco sierogruppo C],
Prevenar 13 [vaccino antipneumococco 13-valente] ,
Rotarix [vaccino antirotavirus],
Rotateq [vaccino antirotavirus],
Synflorix [vaccino antinfluenzale],
Tetanol Pur [vaccino antitetanico],
Tetanus Impfstoff Mérieux [vaccino antitetanico]
AGBUG e. V. ha pubblicato da qualche giorno i risultati sul suo sito web.
cliccando sulla fotografia è possibile visionare una ad una le analisi chimiche di ogni singola fiala dei 16 vaccini
Tutti i risultati dei 16 vaccini investigati sono riassunti in un’unica pagina
cliccare sull’immagine per accedere al file .pdf
Una prima valutazione – 8 febbraio 2017 – ha evidenziato che:
Tutti i 16 vaccini verificati contengono piccole tracce di mercurio.
Otto dei 16 vaccini contengono piccole tracce di nichel.
Sei dei 16 vaccini contengono piccole tracce di arsenico.
15 di 16 vaccini contengono piccole tracce di uranio.
Tutti i 16 vaccini contengono piccole tracce di alluminio, anche se non dichiarato.
Gardasil, Gardasil 9 e Synflorix, contengono il doppio di alluminio come indicato.
Il contenuto di alluminio nei cosiddetti vaccini inattivati è da 1000 a 6000 volte superiore al limite per l’acqua potabile!
Tutti questi vaccini analizzati in Germania dimostrano ancora una volta che siamo in presenza di farmaci inquinati sui quali i controlli di sicurezza sono quanto meno insufficienti.
La metodica utilizzata è diversa da quella di Nanodiagnostics e non vede le particelle ma gli atomi dispersi nei vaccini. Si tratta di sostanze che, se possono occasionalmente condividere la chimica, sono fisicamente molto diverse.
Mentre atomi e molecole hanno una tossicità ben nota in campo tossicologico, le particelle sono frammenti di materia solida che, oltre a possedere una tossicità chimica a livello della loro superficie, sono percepite per quello che sono: corpi estranei e, dunque, hanno un effetto infiammatorio indipendente dagli elementi chimici che le compongono.
Questo effetto è all’origine delle nanopatologie, malattie che, a dispetto del prefisso nano, possono essere gravissime, con particolare riguardo, nel caso dei vaccini, a tutto ciò che riguarda il Sistema Nervoso Centrale e l’attività cerebrale legata a cognizione e comportamento.
Particelle, atomi o molecole che siano, niente di tutto questo è tollerabile in qualunque soluzione iniettabile. Meno che mai in vaccini che spesso vengono somministrati a neonati.
Si può ragionevolmente affermare che le analisi di Nanodiagnostics e quelle di Micro Trace Minerals sono complementari, e i risultati aggravano quanto già avevamo appreso con le indagini sulle particelle.
Giunti a questo punto non si possono più ignorare i presupposti della tossicologia: i veleni sono sinergici, la somma di uno più uno può risultare un numero altissimo, e, di “veleni” ampiamente “documentati“, i vaccini ne contengono parecchi.
https://autismovaccini.org/2017/02/14/germania-analizzate-16-fiale-di-vaccini-tutte-inquinate/
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