Feste, spiaggia e divertimento: sono questi ora i nemici del governo impegnato a fronteggiare l'emergenza coronavirus.
Addirittura, secondo quanto affermato da ministro delle Autonomie, Francesco Boccia, i giallorossi sarebbero pronti a impugnare le ordinanze regionali che non impongono il rispetto del divieto di assembramento. Dello stesso parere anche il titolare del ministero della Salute. L'impennata dei contagi ha infatti convinto Roberto Speranza a imporre una nuova stretta su discoteche, feste e falò in spiaggia. Insomma, limitare la movida seguendo il decreto del 7 agosto.
L'alternativa che fino ad ora il governo guidato da Giuseppe Conte ha pensato è quella di chiudere le strade e le piazze del divertimento, o quantomeno contingentare gli accessi per limitare il numero delle presenze e diminuire il rischio di contagio. In alcune zone - spiega il Corriere della Sera - sono state addirittura montate le transenne e i vigili regolano o impediscono l'ingresso. In soldoni l'alternativa è il coprifuoco serale, ritenuto gravemente dannoso dai gestori dei ristoranti e degli altri locali che potrebbero trovarsi di fronte a un nuovo lockdown in grado di far tracollare l'economia.
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