Restrizioni: a Londra il liberi tutti, Speranza invece conferma quarta dose e green pass

20/02/2022 - Quarta dose dopo l'estate: lo ha detto il ministro della salute Roberto Speranza spiegando che "si sta valutando il richiamo per tutti". Se infatti il 31 marzo scadrà lo stato di emergenza la linea del governo è quella di non smantellare l'impianto normativo a differenza di quanto avviene nel Regno Unito.




Apartire dalla fine della prossima settimana, in Inghilterra verranno eliminate tutte le restrizioni ancora in vigore contro il Covid-19, compreso l'obbligo di auto-isolamento per i contagiati. Dall'intervento del governo si passerà alla responsabilità individuale e il premier, Boris Johnson, dovrebbe semplicemente raccomandare ai malati di non andare al lavoro, senza che vi sia un obbligo di legge. Nel Regno Unito il 91% della popolazione ha ricevuto una dose del vaccino contro l'85% della popolazione italiana. La strategia non è esente da critiche: la comunità scientifica teme che il governo corra troppo e tre quarti degli intervistati dell'Nhs, il servizio sanitario inglese, non sono d'accordo.

Se il Regno Unito corre in Italia le restrizioni covid potrebbero protrarsi anche oltre il 31 marzo, giorno in cui scadrà lo stato di emergenza che con ogni probabilità non sarà rinnovato. "Se la tendenza di riduzione della curva continua, lavoreremo nelle prossime settimane per superare lo stato d'emergenza -ha detto il ministro della Sanità Roberto Speranza in un colloquio con Repubblica - ma se possiamo decidere formalmente di superare l'emergenza alcune cose dovremo conservarle".

Speranza cita sia il Green pass che le mascherine che resteranno obbligatorie al chiuso. Misure come il Green Pass devono avere una temporaneità, ma dire ora, con sessantamila casi al giorno, che l'impalcatura va smantellata, beh, penso sia un errore" spiega Speranza.
Vaccini, quarta dose per tutti dopo l'estate

"A marzo parte la quarta dose per gli immunocompromessi, ma dovremo valutare il richiamo per tutti dopo l'estate. È da considerare probabile, perché il virus non stringe la mano e se ne va per sempre". Quanto ai primi mesi della pandemia, due anni fa, Speranza rivendica che "la scelta del lockdown nazionale ha evitato che la prima ondata arrivasse al Sud, salvando molte vite".

Se ancora non esiste un vaccino adeguato per contrastare la nuova mutazione del Sars Cov 2 ora dominante in Italia come nel resto del Mondo, il Comitato tecnico scientifico dell'Agenzia italiana del farmaco ha dato il proprio via alla somministrazione della quarta dose di vaccino anti-Covid per i pazienti gravemente immunodepressi. Si tratta di chi ha subito trapianti o soffre di determinate patologie che abbassano le difese o ancora chi, come ad esempio i malati oncologici, prende farmaci che riducono l’azione del sistema immunitario. Meno di un milione di italiani in tutto. L'indicazione degli esperti è che venga somministrata con vaccini a mRna, negli stessi tempi del booster per tutti: un intervallo minimo di almeno 120 giorni dall'ultima dose.

Come spiegato dal ministro della Salute Roberto Speranza la quarta dose servirà a completare il percorso di immunizzazione per i pazienti che hanno un sistema immunitario deficitario e che già avevano avuto necessità di una dose aggiuntiva per sviluppare gli anticorpi per proteggersi dall'infezione. Resta da chiedersi se dopo l'estate in vista della nuova stagione fredda avremo a disposizioni i nuovi vaccini aggiornati e se nuove varianti non avrenno reso inefficente lo scudo immunitario.
Cosa cambia con la fine dello stato di emergenza

Il 31 marzo con la fine dello stato di emergenza il Comitato tecnico scientifico che ha spalleggiato il governo in tutti questi mesi di lotta alla pandemia sarà sciolto e la primavera-estate sarà una stagione di relativa libertà dal virus. Ma la circolazione virale con ogni probabilità tornerà a essere più significativa nella stagione invernale e pertanto occorre essere pronti.

Quasi sicuramente il green pass, super o base, resterà fino all'estate per utilizzare i mezzi di trasporto a lunga percorrenza, così come per discoteche, cinema, teatri e palestre mentre è pensabile che si allentino le misure relative alla richiesta del certificato verde per le attività commerciali dove già ora i controlli sono saltuari.

Probabile l’ipotesi del ritorno della richiesta del certificato base per alcune attività dove ora vige la certificazione verde rafforzata come gli alberghi: una misure che consentirebbe a italiani e stranieri privi di green pass di programmare le vacanze già a Pasqua. Nel calendario delle riaperture senza restrizioni anche siti culturali e spettacoli, piscine e attività sportive all’aperto che potrebbero tornare agibili anche ai non vaccinati già a partire da aprile. Resta il dubbio se le restrizioni verranno applicate ancora per accedere a banche e uffici postali così come per tutti quei centri che offrono servizi alla persona e che da ultimi devono fare i conti con la necessità di chiedere ai clienti la certificazione rafforzata.

Probabile invece che resterà la necessità di avere il Green Pass per l'accesso ai posti di lavoro anche dopo la fine dell'obbligo previsto oggi per il 15 giugno.
I due green pass

Oggi come oggi in Italia esistono il green pass base e il green pass rafforzato (noto anche come super green pass).
Per green pass base: si intende la Certificazione verde COVID-19 per vaccinazione, guarigione, test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo.
Per green pass rafforzato: si intende soltanto la Certificazione verde COVID-19 per vaccinazione o guarigione. Il green pass rafforzato non include, quindi, l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare.

Il green pass “rafforzato” è richiesto in zona bianca, in zona gialla e in zona arancione per accedere a numerose attività e servizi. Dal 15 febbraio 2022, a tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, a partire dai 50 anni di età, è richiesto il green pass rafforzato, fino al 15 giugno 2022.

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