Draghi: “La nostra economia sta andando meglio delle attese”

13/07/2022 - “La nostra economia sta andando meglio delle attese”, rispetto ad altri paesi, “ma l’inflazione erode il potere d’acquisto delle famiglie e aumenta i costi delle imprese soprattutto nel settore manifatturiero”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa e sottolinea: “Dobbiamo intervenire per sostenere l’occupazione e affrontare le disuguaglianze che si aggravano, per difendere pensioni e salari”. Per far questo occorre essere insieme e un coinvolgimento pieno del governo con le parti sociali”.

“Il governo con gli ultimatum non lavora, perde il suo senso di esistere”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa. “Se riesce a lavorare continua, se non riesce a lavorare non continua”.
Meglio delle attese

“L’economia italiana continua a crescere ma le previsioni sono piene di rischi, primo tra tutti l’aumento del costo della vita. Complessivamente, la nostra economia rispetto a quelle di altri grandi Paesi dell’Eurozona al momento sta andando meglio delle attese, ma sarei esitante ad estrapolare questo nei prossimi trimestri per i rischi che ci sono e sono davanti ai nostri occhi”.
Ora misure strutturali per ridurre il carico fiscale

“Ora è importante mettere in campo misure strutturali per incrementare il netto salariale”. “Un nostro obiettivo è ridurre il carico fiscale sui lavoratori a partire dai redditi più bassi”. “Nella riunione di oggi abbiamo stabilito un metodo di lavoro. Abbiamo presentato ai sindacati le linee guida su temi chiave come i contratti collettivi e il cuneo fiscale. Abbiamo concordato di rivederci tra due settimane quando il governo presenterà un provvedimento corposo e in quell’occasione, prima di discuterlo in Cdm, avremo un altro incontro con le forze sociali”. www.rainews.it

Dal 2005 al 2021 sono triplicati, passando da 1,9 a 5,6 milioni, gli individui che vivono in Italia in condizioni di povertà assoluta. Lo rivela il rapporto annuale dell’Istat, aggiungendo che anche il numero delle famiglie povere è raddoppiato da 800 mila a 1,96 milioni.

In realta'...

Rapporto Istat: in Italia 5,6 milioni in povertà assoluta


Dal rapporto è emerso che “nel Nord la crescita della povertà assoluta è stata molto accentuata nel 2020: l’incidenza tra gli individui è aumentata di 2,5 punti percentuali rispetto al 2019, raggiungendo il 9,3% (quattro volte il valore del 2005); nel Mezzogiorno, invece, un aumento marcato si osserva tra il 2011 e il 2013, quando si è passati dal 6,1 al 10,6% e un ulteriore incremento si è registrato nel 2017.” L’Istat ha poi aggiunto che nel 2021
il Nord ha mostrato segnali di miglioramento, mentre al Sud si è raggiunto il punto più alto della serie (12,1%).

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