Gli psichiatri ora dicono che il non conformarsi è una malattia mentale …

Oggigiorno la psichiatria è diventata fonte di corruzione, in modo particolare il tipo di corruzione che vorrebbe demonizzare e dichiarare malato
chiunque si discosti dalla norma comunemente accettata. La cosa risalta subito da una lettura del DSM – Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – in cui chiunque non si uniformi a quanto giudicato normale dalla classe dominante, viene etichettato malato mentale.

La cosiddetta “condizione” per cui una persona potrebbe rifiutare di conformarsi viene definita “Disturbo Oppositivo Provocatorio” o DOP. Il DSM definisce questo presunto disturbo come un “modello continuativo di comportamento disobbediente, ostile e provocatorio” e lo collega al cosiddetto Disturbo da Deficit d’Attenzione e Iperattività (ADHD), un altro disturbo creato dal nulla di cui l’inventore – Dr. Leon Eisenberg – ha dichiarato sul letto di morte trattarsi di un disturbo finto.

Come si può immaginare da questa definizione così generica, quasi ogni comportamento personale che sia percepito da qualcuno come indesiderabile o strano potrebbe essere ritenuto sintomatico di DOP. I bambini che litigano coi propri fratelli o esprimono disaccordo coi genitori o gli insegnanti, potrebbero ricevere una diagnosi di disturbo mentale.

Disobbedienza e atteggiamento provocatorio sono comportamenti comuni tra i bambini, e i genitori hanno sempre saputo come gestire la cosa, con un uso bilanciato di disciplina. Allo stesso modo, non tutte le forme di disobbedienza e provocazione sono sbagliate: dipende dal tipo di autorità contro cui ci si ribella e dal motivo della ribellione. Per esempio un bambino cui l’insegnante voglia impedire di esporre le sue opinioni considerate scorrette, e che si ribelli a tale ordine, sta semplicemente lottando per il suo diritto a esprimere disaccordo.

Questo tipo di problemi deriva dalla definizione generica di DOP, tale per cui qualsiasi comportamento inconsueto è suscettibile di essere dichiarato oppositivo o provocatorio semplicemente perché contrario allo status quo. Alcune famose menti del passato, come Edison e Einstein, le cui idee apparivano pazze ai loro tempi, sono il tipo di persone che – come novelli Galileo Galilei – potrebbero oggi essere etichettati con DOP o altri disturbi psichiatrici.

Un pericolo ancora maggiore collegato all’uso di queste diagnosi soggettive è la possibilità che vadano ad intaccare la libertà di parola e il diritto al dissenso politico. Nel corso della storia, molti governi sono caduti nella tentazione di etichettare il dissenso come “paranoia politica” – un tipo di malattia mentale.

In un articolo pubblicato nel 2002, il Prof Richard J Bonnie, Ordinario di Diritto e Direttore della Facoltà di Legge dell’Università della Virginia, ebbe a dire: “L’incarcerazione psichiatrica di persone sane è uniformemente percepita come una forma di repressione particolarmente pericolosa, perché usa i potenti mezzi della medicina come strumenti di punizione, e reca un profondo attacco ai diritti umani usando inganno e frode”. L’articolo, pubblicato dal Journal of American Academy of Psychiatry and Law, faceva riferimento a Unione Sovietica e Cina, ma si adatta perfettamente a quello che la professione psichiatrica sta diventando oggi nell’occidente democratico.

E’ possibile visionare un estratto del video documentario che denuncia come le diagnosi del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) siano completamente prive di criterio scientifico e siano basate su opinioni, chiunque può essere etichettato come malato mentale ed essere soggetto a “trattamenti” pericolosi e potenzialmente letali.

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Da: crepanelmuro.blogspot.it

Fonte: www.disinformazione.it

1 commento:

Marco ha detto...

LA PIU' GRANDE PRIGIONE IN CUI VIVE LA GENTE

Il gregge, dove le capre controllano e riportano all'ordine le altre capre, cosi che le verità rimangono fuori dal gruppo.

Il timore di cosa pensano gli altri, come conseguenza delle ridicolizzazioni che si subiscono fa si che si finisce per abbandonare la paura del il giudizio altrui. Solo quando si compie questo passo ci si rende conto della prigione in cui si è vissuti e come risultato mi ha fatto capire come sia facile per pochi controllare molti.

E' sufficente dettare le norme della società, cosa è considerato giusto o sbagliato, morale o immorale, buono o cattivo, savio o folle, possibile o impossibile. Si crea così un area senza problemi, se vivi entro quell'area di percezione, credenze e parli e pensi in un certo modo la gente ti lascia stare, perche sei "normale". Se però esci dal recinto ed inizi ad esprimere la tua unicità, la tua opinione diversa, gli illuminati hanno creato una popolazione umana di guardie carcerarie, pronte ad aggredire chi esce dalla norma.

E' interessante, quando arrivi al limite di tale zona senza problemi, attraverso ciò che dici e ciò che pensi, non pensiamo a cosa dirà il capo della banca mondiale, come reagirà se faccio questo, no, invece ci chiediamo cosa penserà nostra madre o gli amici al bar, oppure i colleghi, che diranno ? Ciò che hanno fatto gli illuminati creando le norme è stato creare un esercito assolutistico di persone che si impongono tali norme a vicenda.

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