
Editoriale di Stefano Becciolini
Che qualcosa non funzioni nell'informazione dei Mass Media occidentali è cosa risaputa e verificabile giornalmente ascoltando i vari notiziari o leggendo quotidiani che di "libera informazione" hanno ben poco. In un mio editoriale di agosto dal titolo LA NUOVA PROPAGANDA FILO AMERICANA: I RUSSI NON MANGIANO I BAMBINI, LI BOMBARDANO,avevo già affrontato il problema della manipolazione giornalistica per favorire in Europa un sentimento anti- Russo e quindi preparare l'Occidente ad un prossimo conflitto devastante contro quella Nazione che molti Europei vorrebbero amica. La teoria del complotto giornalistico contro Putin è stata anche denunciata dal Reporter giornalista tedesco Udo Ulfkotteex editore del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, che ha denunciato apertamente di essere stato pagato dalla Cia per disinformare ,scrivere articoli non veritieri pro-Usa e UE ma contro la Russia in modo da condurre le masse europee ad appoggiare una guerra contro Putin. In un'intervista rilasciata alle emittenti televisive RT e Russia Insiderd, il giornalista racconta come la CIA Americana corrompe e sottomette i media europei per fargli fare propaganda favorevole agli Stati Uniti e contraria alla Russia. I non allineati perdono il posto di lavoro. Ulfkotte ha riportato la sua testimonianza in un libro, dal titolo molto eloquente: “Giornalisti comprati”, dove inoltre denuncia che in Europa e Stati Uniti d' America, la maggior parte della Aziende di comunicazione, le così dette “non-official-cover”,sono al servizio di un’agenzia di intelligence. Ascoltando il video dell'intervista al giornalista si rimane sconcertati dalle sue dichiarazioni che palesano un coinvolgimento dei giornalisti tedeschi e americani per portare la guerra in Europa e di portarla in Russia. La compra vendita dei giornalisti prevede anche una quota di ingaggio, come scrive il giornalista Fabio Marcelli nel suo editoriale pubblicato su "Il Fatto Quotidiano" del 3 febbraio 2015, di 20.000 €. Sempre secondo Udo Ulfkotte, "Tutti i giornalisti che scrivono per i media occidentali sono di fatto membri di questa organizzazione transatlantica… loro ti invitano a vedere gli USA, pagano tutto, ti riempiono di benefit, ti corrompono. Sono contatti non ufficiali, collaborazioni non ufficiali, ti dicono che sono amici, sono scambi di favori continui ed il tuo cervello viene lavato. Ho molti contatti con i giornalisti britannici e francesi: hanno tutti fatto lo stesso percorso. Siamo tutti collaboratori della CIA, spesso vengono a trovarti in redazione, vogliono che scrivi un pezzo.
Anche i servizi tedeschi sono venuti, mi hanno chiesto di scrivere su Gheddafi e la Libia, ma io non avevo informazioni… me le hanno date loro!! e io ho scritto sulla base delle loro fonti non verificate". Queste sono alcune delle dichiarazioni shock riportate nell'intervista rilasciata dal giornalista. Il gioco è scuramente più grande di noi che cerchiamo di fare contro-informazione o forse informazione vera. Che differenza c’ è tra un blogger ed un giornalista accreditato?

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