Secondo il Der Spiegel l’Italia è destinata a dividersi. Il nostro paese si spaccherà a causa dei movimenti tettonici nel sottosulo, proprio sotto i nostri piedi. Lo dicono geologi e sismologi che spiegano così i continui terremoti che stanno colpendo il nostro paese.
I terremoti sono il guaio dell’Italia:
La causa dei terremoti è il guaio dell’Italia, perchè le placche tettoniche mettono il nostro paese in una tenaglia. Dal Sud spinge la placca africana, che caccia l’Italia come uno sperone dentro il continenente europeo. Dall’est si sommerge la placca adriatica sotto l’Italia, dove si accumula l’Appennino, che attraversa la terra da Nord verso Sud come un fazzoletto piegato. All’Ovest spinge l’Europa. La Corsica, che si trova sulla placca tettonica europea, si sposta ogni anno di tre millimetri verso l’Italia. Intrappolata in questo modo, il terreno del Belpaese è frantumato come una lastra di vetro distrutta. Il mosaico di queste placche pesanti milioni di tonnellate e profonde per chilimotetri si spinge uno contro l’altro come pezzi di un puzzle, che vengono spinti da tutte le parti. Lungo queste articolazioni si ammassa la tensione, che poi si scarica regolarmente nei terremoti.
Le zone di pericolo non sono conosciute con precisione dagli esperti. La storia dei terremoti nelle singole regioni determina il pericolo. In quasi tutto il territorio nazionale esiste la minaccia dei terremoti, che diventano più forti nella zona centrale e nella zona della pianura padana vicina a Bologna. I movimenti terrestri mostrano come l’Italia si stia spaccando. I rilevatori GPS, che i geologi hanno messo su tutto il territorio, evidenziano come singoli pezzi del paesi vadano alla deriva in direzioni differenti. Il Sud si sposta verso la direzione dei Balcani, parti del Nord sobbalzano verso il Sudovest, Roma si sposta verso Nord, il centro Italia verso Est. In un lontano futuro ci saranno zone dell’Italia legati alle Alpi, altre con i Balcani, alcune regioni diventeranno isole in mezzo al Mediterraneo. E ci saranno sempre terremoti. LINK
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