Usa, il più grande terrorista del 20° e del 21° secolo



“Qual è la sua idea sulla politica degli Usa in Medio Oriente, in particolare in Paesi come lo Yemen, l’Iraq, la Palestina e la Siria, in rapporto al diritto umanitario?”.
La domanda – che dovremmo porci tutti – è stata rivolta in un’intervista esclusiva dall’Agenzia Ahlulbayt News, a Kenneth Nichols O’Keefe, un cittadino e attivista irlandese-palestinese, ex Marine Usa e veterano della Guerra del Golfo.

L’attivista anti-war, criticando la politica in rapporto al terrorismo, ha affermato che gli Stati Uniti sono il più grande terrorista del 20° e del 21° secolo, considerando i milioni e milioni di morti, i prigionieri di Guantanamo Bay torturati, i bombardamenti illegali e gli attacchi dei droni. “Gli Stati Uniti non sono nella posizione di parlare di moralità o di diritto internazionale, essendo il più grande violatore del diritto internazionale”.

Quanto poi ad una eventuale fine di questa politica, Kenneth Nichols O’Keefe si è mostrato piuttosto pessimista. Quando si parla di Stati Uniti – ha dichiarato – ci si riferisce alla estensione del potere reale. Gli Stati Uniti sono il braccio di applicazione del potere reale; coloro che hanno il potere reale sono coloro che controllano il sistema finanziario. Quindi, coloro che controllano le banche private, le banche centrali, la Federal Reserve degli Stati Uniti, la Banca d’Inghilterra, la Banca centrale europea, le grandi banche commerciali, la Banca dei regolamenti internazionali, la Banca Mondiale, il Fmi, coloro che controllano la finanza hanno il potere con la loro quantità di denaro, l’infinita offerta di denaro che hanno, usano i soldi per comprare tutto e tutti.

Gli Stati Uniti sono il braccio di applicazione di tale potere. L’obiettivo finale di chi ha il potere è il controllo assoluto, il controllo totale su tutto e questo è il motivo per cui coloro che non sono controllati, l’Iran, la Russia, il Venezuela, non piacciono, perché a loro non piace nulla che non possono controllare. Quindi, l’obiettivo finale è quello di controllare tutto e tutti.

Quanto infine all’esito finale di tale politica, Kenneth Nichols O’Keefe si mostra sicuro del suo fallimento finale, perché il potere reale vuole il controllo totale. Se avesse cercato, o avesse optato per il controllo quasi totale, probabilmente potrebbe continuare con questi criteri fino all’infinito. Ma poiché ha scelto e vuole solo il controllo totale, rischia il fallimento, e infatti sta fallendo.

di Cristina Amoroso

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