Il Portogallo ha raggiunto un record: è riuscito a soddisfare tutti i consumi elettrici di marzo solo con l’energia prodotta da fonti rinnovabili.
Nel mese il Paese ha prodotto 4.812 GigaWattora da fonti sostenibili, quasi duecento in più rispetto a quelli consumati nel Paese (4.627). Il Portogallo ha prodotto quindi il 103% di energia rispetto alla domanda portoghese.
La conseguenza: 1,8 milioni di tonnellate di CO2 in meno disperse in atmosfera. Non è la prima volta che si riescono a raggiungere risultati così positivi. Già nel 2014 a Lisbona le energie rinnovabili avevano soddisfatto il 99,2% del fabbisogno nazionale. Anche altre aree erano arrivate vicine a questi obiettivi. La Scozia a maggio 2017 ha generato energia eolica sufficiente a coprire il 95% dei consumi energetici. L’eolico che ha contribuito per il 46% alla domanda totale.
Si calcola che entro il 2040 le energie rinnovabili saranno in grado di soddisfare l’intero fabbisogno del Portogallo, isole escluse, secondo i dati raccolti da due ONG locali, Zero e APREN. Fra le fonti che hanno contribuito di più al risultato di marzo, l’idroelettrico, che ha coperto il 55% del fabbisogno totale, e l’eolico, con il 42%.
Quanto a consumi energetici alimentati da fonti rinnovabili, l’Italia è il terzo Paese in Europa e rappresenta circa l’11% di tutta l’energia da fonti sostenibili consumata nell’Unione Europea. Il nostro Paese condivide con il Portogallo l’obiettivo di uscire dal carbone entro il 2025. Nel 2017 l’energia prodotta in Italia attraverso impianti fotovoltaici ed eolici ha coperto quasi un quinto di tutti i consumi.
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