La grande p@ndemia, un illusione ottica o mentale ?

03/11/2020 - A voi l'analisi dei dati ISTAT di Roma, Napoli, Bergamo relativi ai decessi nell'intervallo temporale 1° Gennaio - 31 Agosto rispettivamente del 2019 (diagramma blu) e del 2020 (diagramma arancione). 

I dati sono perfettamente sovrapponibili e rientrano anche nella media dei decessi per lo stesso intervallo temporale degli anni precedenti. Roma e Napoli non presentano deviazioni neanche durante il periodo della presunta pandemia. I dati di Bergamo si scostano invece in modo anomalo. 

Dopo le autopsie, stranamente, tutto ritorna nella norma della statistica degli anni precedenti. A Bergamo è quindi successo qualcosa di grave, anzi gravissimo, che il sistema sta continuando vergognosamente ad occultare.. Fact Checkers be aware..

Per comprendere fino in fondo ciò che riguarda la situazione pandemica che stiamo vivendo, bisogna far parlare i dati: lo dicono i medici, gli economisti, i politici, ma anche chi, senza troppe competenze, si rende conto che è nei numeri che si trovano le risposte.

Uno dei dubbi che ha più accompagnato il dibattito pubblico a partire dal marzo scorso risiede in questa domanda: davvero nel 2020 il numero di decessi è stato nettamente superiore agli anni precedenti proprio a causa del C.o.v.i.d?

Se da un lato i dati possono essere considerati il più importante dei punti di riferimento di questa emergenza, dall'altro purtroppo sono spesso complessi da leggere e interpretare. 

Nel video al link allegato Fabio Duranti, insieme a Francesco Vergovich e al filosofo e saggista Diego Fusaro, ha analizzato e messo a confronto una serie di dati Istat che possono in parte rispondere a questa domanda: ecco i grafici che mostrano il numero di decessi delle mensilità comprese tra gennaio e agosto degli anni 2019 e 2020, rispettivamente nelle città di Roma, Napoli e Bergamo.

"L’Istat mette a disposizione del pubblico tutti i dati relativi ai decessi, ai motivi dei decessi e per le fasce di età in tutta Italia. Noi abbiamo scaricato dei dati dal database dell’Istat.

Mostriamo ad esempio il grafico dei decessi relativi a Roma nel 2019. Questi sono i dati ad oggi disponibili nel portale dell’Istat e per gli anni precedenti i dati sono praticamente omogenei. 

Se andiamo a vedere quelli del 2020 vediamo i grafici perfettamente sovrapposti. Noi vediamo che a Roma abbiamo 18711 decessi nel 2020, mentre nel 2019 ce n’erano 19636. Ma soprattutto vediamo la linearità di quello che è accaduto. Prendendo un’altra città, come Napoli, vale lo stesso discorso.


Andiamo invece a Bergamo e vediamo cosa è accaduto. A Bergamo sono morte 1500 persone invece di 900, quindi c’è stato un aumento di morti. Ma c’è stato quando? Vediamo che la linea dei due anni, 2019 e 2020, si discosta soltanto per un mese a cavallo tra marzo e aprile. C’è stato un cortocircuito in quei giorni e poi già da inizio aprile la linea dei decessi è tornata immediatamente nella normalità. Nonostante ci fossero ipercontagiati e percentuali sui tamponi strepitose. C’è stato un solo problema, in un solo posto in Italia, solo lì".



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