GRANO RADIOATTIVO IN ITALIA DA UCRAINA, RUSSIA E BIELORUSSIA


di Gianni Lannes

Prima o poi gli industriali della pasta tricolore, i trafficanti, e i politicanti dovranno rendere conto all'umanità di questo crimine. Tutte le autorità, a partire dall'Unione europea e dal governo italiano sono perfettamente al corrente che il bel paese importa sempre più grano da aree notoriamente contaminate. La letteratura scientifica a livello mondiale attesta che la radioattività anche in dosi infinitesimali è in grado di innescare processi di cangerogenesi, teratogenesi e mutagenesi. Lo attestano i dati ufficiali dell’International Atomic Energy Agency. In Italia uno dei maggiori importatori di frumento, ma non l’unico è il gruppo Casillo che poi vende anche a Barilla ed altri. Perché l’Istituto Superiore di Sanità non analizza il grano straniero? Il limite naturale a qualsiasi inquinamento è Mac zero e non le soglie stabilite attualmente dalle leggi in base a parametri economici, ma non biologici. Ma chi ha iposto all'Italia di importare grano oinquoinato? Un certo Junker, presidente della commissione europea, un tizio insignificante che nessuno ha votato o eletto.






riferimenti:








Gianni Lannes, ITALIA USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna 2014.





































































































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