La società occidentale cerca di distruggere sistematicamente la volontà dell’individuo, impedendogli di pensare, riflettere, migliorare.A questo servono le 8 ore di lavoro.
La quantità della nostra vita giornaliera scaglionata in ventiquattro ore.
Otto ore lavorative. Restano sedici ore.
Otto di sonno (se si vuole rispettare la fisiologia). Restano otto ore.
Mediamente e approssimativamente almeno un’altra ora (di vita) va persa per il tragitto casa-lavoro/lavoro-casa. Ci restano sette ore.
Togliamone una per il necessario incameramento d’energia (non dico per pranzare e cenare siccome in un’ora non si può fare né l’una né l’altra cosa). Ed almeno un’altra ora va tolta per la necessaria igiene personale. Ci restano cinque ore.
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Un’ora è lo stretto indispensabile per informarsi anche solamente ai fini della sopravvivenza nella nostra società cosiddetta della comunicazione, ma che come pure è stato precisato andrebbe considerata dello stoccaggio e della moltiplicazione esponenziale dei dati o informazioni. Informarsi sull’incremento quotidianamente esponenziale di questo stoccaggio non è quindi un optional ma dai vaccini alle tasse è una necessità di sopravvivenza. Restano quattro ore.
Almeno un’ora anche il single (condizione pure questa da ricollegare con le otto ore lavorative) dovrà dedicarla o è inevitabile che la dedichi a rapporti familiari e comunque sociali. Siano essi pure ridotti ad una telefonata o ad una mail coinvolgenti all’altro capo del mondo genitori o conoscenti o anche centralinisti per un’offerta commerciale. Eccoci giunti così alle tre ore di libertà che la nostra società in media ci permetterebbe quotidianamente.
Che fare in queste tre ore? Niente. Non si può fare proprio niente in tre ore quotidiane di libertà o di relativo ammorbidimento delle costrizioni. E quindi è impossibile mettere a frutto quella che secondo la nostra tradizione è la “semenza” dell’uomo ossia il “seguir virtute e canoscenza”, è impossibile conseguire la sapienza.
Tre ore di effettiva libertà non sono sufficienti per lo sviluppo delle nostre facoltà latenti, quindi resteremo ciò che siamo, ed è proprio questo ciò che vuole il sistema.
E’ evidente quindi che tutto il sistema in cui viviamo è un complesso apparato volto a impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo.
Facendo lavorare ogni individuo otto ore al giorno e anche più, ci si assicura che la persona non abbia tempo per evolversi, dovendo pensare soprattutto a mantenersi.
I cibi sempre peggiori, la pubblicità insistente solo sul materialismo, la completa estromissione dai media, dai film, dai telefilm, dagli spettacoli, e dall’informazione in genere, di tutto ciò che è spirituale, produce l’effetto visibile a tutti: l’annichilimento delle persone, l’azzeramento delle volontà, una società di infelici, persone che non conoscono il senso della vita, che sono depresse, che hanno paura di tutto (della bocciatura, della morte propria e altrui, di essere lasciati dal partner, del proprio datore di lavoro cui si sottomettono come schiavi per paura di perdere il lavoro, di parlare in pubblico, di perdere i loro soldi, la loro casa, la loro auto, ecc.) e che sono schiave docili del sistema e i cui svaghi principali sono il calcio o la discoteca, due delle cose più inutili che la mente umana abbia prodotto.
Fonti: l’intellettuale dissidente
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18 commenti:
Non avete considerato le liti co le moji e i figli e le socere....spesso tocca rimanna' al giorno dopo.....
Sei un grande!
Un momento ideale della giornata è il mattino, dopo un sonno ristoratore, vedi nascere l'alba, infine la luce , il sole che da una carica straordinaria, si è pronto per allontanarsi dal caos e immergersi nel silenzio della natura, in una zona con grandi distese, vallate , montagne, laghi, fiumi, mare, ci ritrova magari in un bosco, assorbito dal verde che sovrasta, dal cinguettio e animali mimetizzati tra i cespugli, dall'aria fresca e pulita, dallo scroscio di una cascata vicina, camminare, stancarsi, abbandonarsi, fondersi in tutto questo... È meraviglioso! Questa ahimè è utopia (possibile), potrebbe essere la vita.... ma manca il coraggio di farla diventare.... Era solo una pausa, era il mio giorno libero! ...domani si ricomincia con le fatidiche 8 ore...
Un paio de canne non ce le metti ;)
Hai dinenticato il tempo che occorre per fare la spesa, cucinare, pulire. Per fare questo non bastano le 3 ore di cui parli, sei swmpre indietro .....poi c'e da andare dal denrista, poi a fare la denuncia dei redditi, poi a pagare la multa, poi e poi e poi ....il libro che volevi leggere rimane sul comodino
Il mattino ha loro in bocca !
Le ore serali...sono il momento della presa di coscienza, sopratutto in inverno
bisogna dire che chi riesce a fare una solo cosa per volta , in questo mondo , è meglio che si estingua . in questo modo l'evoluzione farà il suo corso .
A questo punto e' meglio abbandonare questo mondo , e' la cosa migliore da fare.
Ahahah! Quindi secondo questa tesi un disoccupato è un genio e soprattutto non ha più preoccupazioni?! Dipende intanto cosa si intende per "evoluzione" , poi sarebbe da indicare il nuovo modo di sostituire le 8 ore lavorative e poi.. Chi ti cura se hai un mal di denti o se devi andare al pronto soccorso? Più banalmente riparare un lavandino di casa.. Inoltre uno può anche impiegare le 8 ore con un lavoro che lo soddisfa.. Non esiste il male diabolico dietro un lavoro. Chi ha gli animali li deve seguire
Chi ha la terra la deve seguire chi ha una qualsiasi passione la deve seguire. Uno nella vita qualcosa deve fare!!! Non tutti sono dottori ok, ma neanche tutti sono scienziati. Questi articoli sono indubbiamente curiosi all'inizio poi l'horror vacui
Chi è l'autore?
Mashito Nakakata?
DEVI! Ecco ti sei già fottuto da solo....non hai colto il messaggio ma è normale quando non si evolve������
Ecco un altro esempio di intelligenza...quando uno non capisce dice cagate come te....
Kropthin.un russo cento anni fa ghi strapparono I denti affermo.che bastava un ora di lavoro per soddisfare I bisogni umani oggi questa razza non ce!!!!!
Articolo un po' pessimista e scritto da chi si "accontenta" di un lavoro da dipendente e/o nel quale è insoddisfatto.
A volte si può tentare una strada alternativa, lasciando le proprie "certezze", compreso il posto fisso e provare a fare un lavoro in cui si possa esprimere il proprio potenziale.
Vedere la vita così è un po' da "schiavi" e da chi ha perso (o non ha mai avuto, o non ha mai voluto cercare, etc.) la propria strada, accontentandosi di quello che "la vita dà".
Ma la vita siamo noi stessi ed il nostro modo di vedere le cose.
La vita è il nostro bagaglio culturale, la nostra voglia di metterci in discussione.
Io sono per andarmi a prendere quello che voglio e per farlo occorre lotta e sacrificio.
Centimetro dopo centimetro.
Il punto in realtà è un altro...
Sappiamo cosa vogliamo davvero?
A chi ha orecchie, intenda.
Francesco
https://www.exducocomunicazione.it/formazione
Concordo in pieno con tutto... Hai dimenticato la categoria barboni con tutto il tempo libero sono super evoluti
volevo commentare ma post così sono incommentabili
E com'è che io ho un amico pieno di soldi e che non fa un c**zo dalla mattina alla sera, ed è depresso perché non trova un lavoro? (per combattere la noia)
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