Le sanzioni alla Russia sono un clamoroso flop e l’Italia sta andando in recessione: l’Ue ha fatto male i conti

17/07/2022 - C’è una barzelletta in cui Totò continua a giocare a carte, incurante delle sirene e delle urla dei passeggeri che corrono disperati da un lato all’altro della nave che, sempre più inclinata su un fianco, sta inabissandosi nell’oceano.

Lui continua a ridere, a sghignazzare e ad arrabbiarsi coi suoi compagni di gioco, tutti incuranti del marasma che hanno intorno. A un certo punto un marinaio, scappando terrorizzato, gli urla da vicino “Fuggi, scappa! Non vedi che la nave affonda?” E Totò “Uhm… E che me ne frega a me? Mica è mia la nave!”

Troppi politici, troppi opinionisti e giornalisti italiani, si stanno comportando, specialmente in questi giorni, spinti dall’incredibilmente sempre più cocciuto Mattarella, esattamente come l’imperturbabile Totò-Mattarella.

Victor Orban, sulle sanzioni che dovevano danneggiare la Russia: “Inizialmente pensavo che ci fossimo sparati solo a un piede, ma ora è chiaro che l’economia europea s’è sparata nei polmoni e sta senza fiato. Le sanzioni non aiutano l’Ucraina e sono dannose per l’economia e se continua così, uccideremo l’economia europea. Quello che vediamo in questo momento è insopportabile. La politica delle sanzioni era basata su presupposti sbagliati e deve essere mutata.” Queste le sue parole testuali, immediatamente riportate in rete.

Diagnosi esatta, coerente con la chiarissima affermazione di Romano Prodi (putiniano anche lui, da zittire?) e che spinge alla conclusione, senza se e senza ma “Dobbiamo pensare prima di tutto, a noi! Quanto prima cessa la guerra o comunque ne esce l’Italia, meglio è per noi!”

Ma se la guerra non cessa, come può fare l’Italia a uscirne? C’è un solo modo, costi quel che costi: non inviare più armi all’Ucraina, visto, tra l’altro, la fine che fanno! Gli altri facciano quel che vogliono. Alla fine si vedrà chi aveva visto meglio. E questa richiesta (stop all’invio di armi) fu la prima che emerse dal mal di pancia che aveva Conte nei confronti della politica governativa…

Orban è quella canaglia d’antidemocratico dittatore, in sintonia con l’altro dittatore con mentalità da mercante di bazar, Erdogan il turco, col quale non si doveva neanche parlare? Sì, ma, tra i grandi meriti storici dell’invocato nostro neo dux, c’è anche quello d’esserci andato a parlare, a frittate fatte, senza peraltro risolvere alcun problema!

Molti di noi, dopo il ripudiato e pluri-massacrato da morto dux, ora riacclamano un nuovo dux. Ci riprovano con la versione “dittatore democratico“, amato dai democratici e anche troppo democratico: vuole, infatti, corresponsabilizzare per la sua azione di governo (tanto è sicuro della sua bontà) anche Conte e le sue truppe malconce.


1 commento:

Anonimo ha detto...

STOP IMMEDIATO DI ARMI E SOLDI ALL´UCRAINA .STOP ALLE SANZIONI ALLA RUSSIA. SE NON SONO DACCORDO , IMMEDIATA USCITA DALLA NATO . NON USCIREMO DA QUESTO GUAIO SENZA ROMPERE QUALCHE UOVO . FACCIAMO PRESTO CHE FRA UN PO´SAREMO INVISCHIATI ANCHE NELLA GUERRA DEI BALCANI !!!

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