GLI INQUIETANTI SVILUPPI DELLA CIBERNETICA PER IL CONDIZIONAMENTO DELLE MASSE

Marchi elettronici di identificazione, microchip sperimentati sugli animali da allevamento, nasconderebbero, in realtà, un sistema di sorveglianza globale degli esseri umani Grande Fratello potrebbe presto spiarci dall'interno. Diverse compagnie internazionali - non è fantascienza ma notizia ufficiale - stanno consultando gli scienziati sulla possibilità di sviluppare microchip atti ad essere impiantati nel personale delle aziende per quantificarne la puntualità e gli spostamenti.



La tecnologia, già testata su animali e volontari umani, consentirà alle ditte di seguire, passo per passo, il loro staff all'interno e fuori dagli uffici. Il Prof. Kevin Warwick dell'Università di Reading, Gran Bretagna, uno dei maggiori esperti in cibernetica, è stato avvicinato da rappresentanti di due importanti compagnie di software, una britannica e una americana, la Blackbaud Inc., considerata il gigante del software. Grandi quanto un chicco di riso i biochip impiantabili della nuova generazione sarebbero in grado di registrare i pensieri e sensazioni di un individuoWarwick è balzato agli onori della cronaca nel 1998, quando si fece impiantare chirurgicamente un micro-trasmettitore nell'avambraccio, mediante il quale dimostrò come un computer potesse seguire ogni suo movimento, usando dei detectors disseminati nell'edificio in cui lavorava
. "Il potenziale per le aziende è ovvio, potranno sapere in ogni momento dove si trovano e con chi sono i loro impiegati". Warwick ammette che molti saranno scioccati all'idea: "capisco che si tratta di spingersi ai limiti di ciò che una società libera può tollerare ma, tutto sommato, in molte aziende si utilizzano già distintivi magnetici di riconoscimento e credo che questo sia solo il gradino successivo". La ricerca si basa su precedenti esperimenti condotti da colossi delle telecomunicazioni, come la AT&T. La prima applicazione pratica di tale tecnologia, tuttavia, si avrà sugli animali da compagnia e non sugli umani. Difatti, secondo le nuove leggi governative sul cosiddetto "passaporto per animali" - che dal 2001 rimpiazzerà il vecchio sistema della quarantena - sarà obbligatorio inserire un microchip sottocutaneo nei cani e nei gatti per poter sempre identificarne il proprietario. Diversi rappresentanti delle forze di Polizia Britanniche e degli Stati Uniti si sono dimostrati interessati alla tecnologia degli impianti. A parere di Warwick, accettare di sottoporsi a questa operazione potrebbe divenire condizione essenziale per ottenere la libertà vigilata oppure il rilascio di un porto d'armi. Stando ai risultati di ricerche da lui condotte insieme ad un'équipe di studiosi inglesi, si tratta di giungere alla realizzazione di un microprocessore capace di trasmettere "sensazioni" da una persona all'altra. Il chip consentirebbe in futuro di poter comunicare attraverso la sola forza del pensiero. "Adesso - ha dichiarato Warwick - avviamo la sperimentazione e ci accontentiamo di piccoli risultati. Ma il mio obiettivo a lungo termine, alla base del progetto, è riuscire a far parlare due individui solo con il pensiero". Per quanto apparentemente uscite da una sceneggiatura cinematografica, tali tecnologie non solo sono reali e impiegabili, ma già disponibili da diversi anni, e nelle mani di multinazionali come la IBM, la British Telecom, la Texas Instruments, la Hughes, solo per citarne alcune. I chip in questione, veri e propri marchi elettronici d'identificazione, a livello ufficiale, verrebbero impiegati esclusivamente per controllare o identificare specie d'allevamento, uccelli, pesci e perfino animali domestici. Grandi quanto un chicco di riso i biochip impiantabili della nuova generazione sarebbero in grado di registrare i pensieri e sensazioni di un individuoLa loro applicazione prevederebbe in realtà la "sperimentazione" anche sugli esseri umani che, secondo numerosi ricercatori e giornalisti, sarebbe stata messa in atto già da alcuni anni e le cui finalità nasconderebbero una oscura minaccia. Tali congegni - microprocessori passivi grandi quanto un chicco di riso - possono essere impiantati sotto pelle grazie ad una siringa ipodermica ad aria compressa (v. foto pag.3). I microchip elettronici di identificazione - il nome esatto è Trasponder TX 1400 I.X da cui sono stati sviluppati nuovi e più sofisticati modelli - vengono distribuiti da una società americana del Colorado, la Destron IDI, ma la realizzazione finale del prodotto coinvolge la Texas Instruments, che produce i componenti, la Tarovan che fornisce il sistema di identificazione elettronico e la Biomark, specializzata nella fabbricazione di dispositivi d'identificazione per uso veterinario negli Stati Uniti. I microchip, conosciuti più semplicemente come trasponder, sono delle ricetrasmittenti radio o radar, attivate per la trasmissione in base alla ricezione di un segnale prestabilito. Terry Cook, giornalista americano ed autore del libro "Implantable Biochip Technology 666" ("La tecnologia del biochip innestabile 666") ha raccolto diversi documenti in merito, appurando che la tecnologia di base di questi microchip potrebbe essere facilmente applicata sull'essere umano con nuove è più sofisticate versioni. Il Soul Catcher 2025 Gli scienziati della British Telecom sono impegnati nello sviluppo di un nuovo progetto tecnologico pronto per l'impiego e la distribuzione nel 2025.L'incisione sugli individui del codice a barre, contenente, secondo alcuni, il numero 666, rientrerebbe in un nuovo programma per la sicurezza nelle contrattazioni commerciali elettroniche Il microchip, da tecnologia futuristica, verrà impiantato sugli umani nel cranio e sarà in grado di registrare pensieri, esperienze e sensazioni del soggetto. Il suo nome? Soul Catcher 2025 (Acchiappa Anima del 2025). L'impianto, secondo Winter, consentirà agli scienziati di registrare la vita delle persone e di "riascoltare" le loro esperienze tramite un computer. Il progetto è condotto dai Laboratori Martelsham Heath della B.T. presso Ipswich, Gran Bretagna, località nota come sede di installazioni elettroniche top-secret degli Stati Uniti durante la Guerra Fredda. Il Soul Catcher 2025 consiste in un chip neurale che, posto dietro gli occhi di una persona ne archivierà ogni pensiero, un po' come la scatola nera di un aereo memorizza tutti i dati di volo. Le implicazioni etiche sono molto profonde, poiché le registrazioni dell'intera vita di una persona potrebbero venire riascoltate e rivissute, anche dopo la sua morte. Tutto potrebbe venire trasmesso ad un altro individuo o persino ad un neonato []. Il Dott. Chris Winter, direttore del progetto, crede che rappresenterà la fine della morte… ma, nelle mani sbagliate, in verità costituirebbe la fine della privacy e della libertà personale. Prima del 2025, altre tecnologie simili potrebbero essere in produzione o disponibili. Basti pensare ad una serie di brevetti registrati ufficialmente negli Stati Uniti durante gli anni Ottanta, come il numero 5,166,676, datato 24 Novembre 1984. Dall'archivio registrazione brevetti americano risulta che l'obiettivo primario di questa invenzione consiste nel fornire un sistema per identificare un oggetto, animale o persona, costituito essenzialmente da due unità:L'incisione sugli individui del codice a barre, contenente, secondo alcuni, il numero 666, rientrerebbe in un nuovo programma per la sicurezza nelle contrattazioni commerciali elettroniche un trasmettitore integrato passivo (PIT) - da applicare o inserire nel soggetto da rintracciare - che risponde con un codice di identificazione all'impulso emesso dalla seconda unità ed un lettore-decodificatore esterno, separato. Il segnale di risposta viene rilevato ed analizzato per essere poi inserito in un archivio dati. Controllo del crimine? Sappiamo del coinvolgimento della Hughes e della Texas Instruments. Esiste una somiglianza sconcertante tra questi impianti e le descrizioni di quelli rimossi chirurgicamente da addotti nei casi di presunti rapimenti alieni (abductions). Il Soul Catcher della B.T. ha un più sinistro e preoccupante cugino: l'impianto a microcircuito neurale 2020 della IBM. Un documento della Intelli-Connection, Divisione Sicurezza della IBM, intitolato "Eyes only: Project Group 7A" e classificato come livello 9 di segretezza, relativo all'impianto, è trapelato rivelandone le recenti sperimentazioni. Sviluppato come ausilio per il "controllo del crimine", l'apparato è stato testato in diverse prigioni federali del Massachusetts, della California e del Texas, nonché in alcune case di cura private, in barba ai divieti delle leggi federali. Gli impianti testati sui detenuti diventavano una sorta di "registratori parlanti" di tutti i loro movimenti. Il dipartimento di correzione della California ne sta già esplorando l'impiego su larga scala . Quando gli impianti vengono puntati sulla frequenza di 116 MHz, la natura aggressiva di alcuni individui si riduce notevolmente. Nel rapporto si menziona un caso di aggressione al personale del carcere da parte di due soggetti messi "fuori combattimento" mediante gli impianti. Per restare in tema di sistemi di stoccaggio, alcuni scienziati stanno studiando la possibilità di costruire microcircuiti a livello bio-molecolare, sulla scorta degli ultimi sviluppi della biogenetica. Se il progetto avesse successo, le dimensioni dei microchip in questione sarebbero minuscole e capaci di memorizzare miliardi di dati, evitando così il problema fisico dell'archiviazione informazioni. Sarebbe solo necessario impiantare il 5% della popolazione, percentuale che corrisponde pressappoco al numero di leader politici e militari, individui facoltosi e professionisti illustri nelle varie discipline che influenzano la restante parte degli individui del pianeta. L'Esercito delle 12 Scimmie In un simile contesto si inserisce una clamorosa notizia, apparsa anche sulla stampa italiana: un nuovo progetto per la sicurezza del commercio elettronico, che, secondo qualcuno, nasconderebbe un programma segreto per la schedatura elettronica non solo dei criminali, ma forse di tutta la popolazione terrestre. Prevederebbe l'incisione di un tatuaggio di un codice a barre su ciascuno di noi, un marchio di identità, che permetterà di effettuare acquisti ed altre operazioni di pagamento in rete. Realizzato con inchiostro invisibile, ma rilevabile dai lettori di codici a barre, il tatuaggio è stato ideato da Thomas W. Heeter di Houston, Texas. Il brevetto, regolarmente registrato all'US Patent & Trademark Office, risale al Settembre 1996, un mese dopo l'uscita del film "L'esercito delle 12 scimmie" dove il protagonista Bruce Willis aveva un codice a barre tatuato sul collo a scopo identificativo. Evidente la corrispondenza con l'omonimo codice a barre del tipo più comune (EAN). Secondo alcuni, il codice conterrebbe una componente satanica con il numero 666 riconoscibile nei tre gruppi di barre. Le barre sono associate a cifre, che si aggiungono alle 13 cifre funzionali. Ognuna di esse ha il valore sei, sicché formano la cifra 666, sovrimposta ad ogni codice a barre. Questo codice universale, operativo dal 1977, venne approvato dall'ONU nel 1972. Tali iniziative non rappresentano casi isolati. Il marchio della Bestia La scorsa estate negli USA, una fantomatica società chiamata Global Monetary LLP di Bentonville (Arizona), attraverso lo slogan - comparso sul sito internet www.idchip.com - "Stiamo costruendo un mondo migliore senza contanti", offriva 250 dollari a chiunque fosse disposto a farsi impiantare un microchip nel palmo della mano, che una volta attivato, consentirebbe acquisti senza bisogno di denaro contante o di carte di credito.Il Trasponder TX1400 L realizzato dalla Destron IDI ed impiantabile grazie a siringhe ipodermiche ad aria compressa L'impianto denominato IDchip-tm è un minusculo strumento elettronico innestato in maniera indolore sotto la pelle del palmo destro. Non lascia cicatrici, è invisibile e tantomeno percepibile, essendo in gran parte in plastica flessibile. Non ne è necessaria la rimozione, in quanto è possibile ricaricarlo costantemente grazie ad uno speciale mouse e software installabili sul PC, che fungerà direttamente da interfaccia con l'impianto, fornendo così un sistema elettronico di identificazione a prova di errore. La Global Monetary, a proposito dell'offerta di denaro per la sperimentazione, ha fornito le seguenti motivazioni: "Sappiamo che il pubblico ha una certa diffidenza verso l'idea di farsi impiantare strumenti elettronici, per cui abbiamo pensato di offrire un sostanzioso incentivo fin quando questa pratica non avrà ottenuto il consenso del pubblico." Il ricercatore americano Jim Keith - noto per la sua lotta contro ogni forma di cover-up e recentemente deceduto in circostanze insolite - si è espresso ripetutamente sugli impianti elettronici. Una triste realtà, della quale eravamo stati messi in guardia, negli ultimi cinquant'anni da chi, come Keith, si batte contro il cosiddetto "Nuovo Ordine Mondiale". Comunque sia, l'intera vicenda del microchip via Internet, si è dissolta in una bolla di sapone. Un certo Bill Cross, voleva, a suo dire, testare le reazioni del pubblico in vista del 21.mo secolo, quando la tecnologia dei chip elettronici sarà effettivamente disponibile sul mercato.Inizialmente solo ad uso veterinario come sistema d'identificazione, i biochip sono segretamente sperimentati sugli esseri umani Cross si è dichiarato stupefatto nel constatare che stuoli di persone abbiano visitato il suo sito fasullo e si siano precipitati a prenotarsi per venire impiantati: quello che voleva essere un umoristico test psicologico si è trasformato in una scioccante occhiata nel futuro. Lo scherzo di Bill Cross ha dimostrato che una grossa percentuale di persone è pronta per il mattatoio. Certo, probabilmente alcuni iscritti saranno stati al gioco, ma molti altri hanno addirittura inviato il loro numero di carta di credito, seriamente intenzionati ad ottenere l'impianto. Come ha evidenziato Keith, in una sua news di risposta alla diffusione di questa storia, le similitudini del chip della G.M. con la profezia biblica sul Marchio della Bestia sono talmente evidenti da far rabbrividire perfino gli scettici più incalliti. Secondo il ricercatore, alcuni interpretano la visione della Rivelazione di Giovanni con qualcosa di figurativo o simbolico, collegato alla coscienza, o alle azioni di qualcuno. Ma per altri ciò che Giovanni dice è un chiaro avvertimento: " (la Bestia) faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, ricevessero un marchio sulla sua mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere, senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei" (Apocalisse 13:16). Il controllo globale del genere umano Comunque sia, lo sviluppo e l'impiego di microchip e impianti elettronici rientra nei programmi segreti inerenti le operazioni di Mind Control (v. numeri precedenti) da più di trent'anni condotti sull'uomo all'insaputa dell'opinione pubblica. Ricerche, la cui esistenza ancora oggi, nonostante dichiarazioni e testimonianze, costituiscono un argomento ostico da affrontare pubblicamente per le autorità governative e l'establishment politico militare. Una tematica scabrosa la cui divulgazione è, per chi cerchi di accertarne la veridicità, una potenziale minaccia, spesso con pesanti iniziative intimidatorie ed operazioni di censura. Un esempio lampante? Quanto accaduto presso l'università di Albany, Stato di New York, che ha bruscamente interrotto la ricerca e le conferenze sul controllo della mente condotte dalla professoressa Kathryn Kelley, docente di psicologia che stava investigando nel mondo della sorveglianza e del Mind Control attuato dal governo americano. La Kelley ha analizzato nell'arco di due semestri quei casi inerenti individui che hanno dichiarato di essere stati impiantati con trasmettitori in grado di leggere il pensiero. Il dipartimento era al corrente delle teorie della ricercatrice fin dalla primavera del 1998, epoca nella quale la Kelley svolse una conferenza intitolata "The Psychology of Invading the Self" (Psicologia dell'Invasione del Sé). Vennero così a conoscenza del pubblico le ricerche sugli impianti, finanziate dall'Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) e dal Dipartimento della Difesa (DoD) con un budget annuo di due miliardi di dollari ed inoltre che i "soggetti ignari e non consenzienti" di questi strumenti erano solitamente "detenuti federali e dissidenti politici". Nello stesso periodo, la Kelley ottenne il consenso del consiglio scolastico per condurre uno studio sugli "sviluppi della tecnologia connessa alla comunicazione interpersonale", in particolare sugli aspetti di "monitoraggio e controllo". Uno degli studenti scoprì, con sua grande sorpresa, che diverse ditte avevano sviluppato dei "trasduttori trans-timpanici", strumenti che funzionano come mini-telefoni, inviando messaggi vocali all'orecchio interno. Le compagnie però avevano rinunciato a commercializzare tali prodotti per paura che un malfunzionamento delle trasmissioni potesse causare sordità. La dottoressa ha battezzato tali impianti RAAT - Radio Wave Auditory Assaultive Transmitting Implants - ovvero, impianti acustici, aggressivi, trasmettitori di onde radio. "Quando gli operatori - dichiara la Kelley - trasmettono agli impianti RAAT inseriti nelle vittime, possono comunicare con loro a distanza anonimamente e, inoltre, ascoltare le loro conversazioni ed i loro pensieri". La ricerca sottolineava il fatto che l'Istituto Nazionale per la Sanità (NIH) negava qualunque coinvolgimento del governo in tali ricerche. Quanto finora esposto purtroppo non costituisce la sceneggiatura di una spy-story, ma la prova concreta della realizzazione di un'oscura trama, tessuta segretamente a scapito dell'intera umanità e finalizzata al "controllo" diretto e totale di ogni singolo individuo. Un programma, la cui regia va individuata in quel Governo Ombra i cui membri, con ogni mezzo e attraverso diversi e sofisticati sistemi, promuovono l'insediamento di un Nuovo Ordine Mondiale, tanto caldeggiato, ma che in realtà mira solo alla totale sottomissione del genere umano. di Cristoforo Barbato Per saperne di più: coverSTORY - "Grande Fratello"; coverSTORY "Alterazione Mentale" sull'impiego delle ELF.

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